Quale sarà il futuro del lavoro nell’era post-COVID19? Ecco le riflessioni di Jean-Marc Guignier, vicepresidente esecutivo di Zyxel Networks, EMEA: strumenti di rete avanzati, investimenti in cybersecurity per un cambiamento epocale dell’organizzazione del lavoro.
Dall’inizio del 2020 sono cambiate tante cose per tutti noi. Le aziende di tutto il mondo hanno dovuto gestire lo spostamento del personale dal lavoro in ufficio alla modalità da remoto. Prima della pandemia, la normalità era che le aziende consentissero di tanto in tanto il lavoro da casa per svolgere compiti specifici, così da evitare inconvenienti come il brusio dell’ufficio e i lunghi spostamenti. Oggi, invece, le aziende si sono rese conto che, pur lavorando da remoto, i dipendenti mantengono operatività di lavoro a un livello elevato, comprendendo che lo smart working potrebbe divenire una realtà consolidata, a prescindere dal COVID. Ad esempio, aziende come Siemens e Twitter hanno confermato che il proprio personale avrà la possibilità di lavorare da casa a tempo pieno o due/tre giorni alla settimana nel corso di questo periodo di transizione verso nuove modalità di lavoro adatte alle attuali restrizioni imposte dal COVID.
Quando i governi hanno imposto il lavoro da remoto, a preoccupare le imprese è stato principalmente il rischio di non poter far affidamento sui propri dipendenti per mantenere il livello di produttività necessario, cosa che, a posteriori, si è rivelata una paura infondata. In effetti, le abitudini lavorative dei dipendenti sono migliorate nettamente dall’affermarsi dello smart working, se comparate a quando si lavorava esclusivamente in ufficio. Tra i motivi, figura l’aumento della produttività giornaliera dei dipendenti, così come l’assenza dell’inevitabile stress causato dal traffico per andare e tornare dal posto di lavoro.
Alla luce di queste nuove modalità di lavoro, è ormai evidente che le imprese dovrebbero prendere in considerazione l’adozione di un approccio misto. Non c’è più alcun motivo per costringere tutti i lavoratori a tornare in ufficio a tempo pieno. Ora che i dipendenti hanno dimostrato la propria affidabilità, e i dirigenti hanno constatato che il lavoro flessibile può rivelarsi vantaggioso a livello aziendale, sta alle aziende trovare il giusto equilibrio per mantenere il personale unito e motivato.
Il valore aggiunto del lavoro da remoto
Con il passare del tempo, se le aziende si dovessero accorgere di non avere più bisogno di tutto lo spazio attualmente in uso, avranno senza dubbio modo di ridurre i propri immobili e procedere al taglio dei costi. Tuttavia, l’argomento centrale quando si parla di lavoro da remoto non dovrebbe essere i soldi. È invece essenziale riconoscere i vantaggi in termini di produttività, derivanti dal fatto che i dipendenti, per occuparsi di un compito che potrebbero facilmente svolgere da casa, non hanno più l’obbligo di trascorrere quel lasso di tempo in ufficio.
La fase successiva per le imprese consiste nel riconoscere e valutare il valore aggiunto apportato dalle diverse politiche di lavoro; ad esempio, la visione dell’ufficio come luogo dove tenere le riunioni e incoraggiare la cultura aziendale. Per molti, il pendolarismo occupa una parte significativa della giornata, sacrificando spesso il tempo dedicato alla salute e al benessere personale, nonché alla famiglia e alla vita privata in generale. Riducendo il tempo necessario per gli spostamenti a inizio e a fine giornata, i dipendenti si sentono molto più motivati e meno stressati e, di conseguenza, ottengono risultati ancora più eccezionali.
L’evoluzione delle reti aziendali
Inoltre, la rete aziendale non è più confinata all’interno dell’ufficio, bensì viaggia insieme ai dipendenti fino a casa. Di conseguenza, l’approccio non dovrebbe essere quello del Bring Your Own Device (BYOD), bensì del Bring Your Own Network (BYON). Per sostenere questa nuova modalità di lavoro, sia le aziende che i dipendenti stessi dovranno riflettere sugli elementi necessari per rendere più efficiente il nuovo approccio basato sulla rete aziendale.
Le considerazioni principali dovrebbero riguardare il rafforzamento delle connessioni e la sicurezza di tutti i punti di connessione. È quindi essenziale che le aziende mettano in campo strumenti di rete avanzati per far fronte agli ultimi cambiamenti e alle nuove necessità emerse nell’ambito delle pratiche di lavoro.
L’accesso remoto sicuro è un imperativo per il successo aziendale, sia adesso che nel futuro. Le soluzioni flessibili di Virtual Private Network (VPN) forniscono agli utenti dislocati un accesso da remoto sicuro, veloce e affidabile alle risorse aziendali, indipendentemente dal luogo in cui lavorano. Le VPN funzionano anche con le appliance di sicurezza che utilizzano la tecnologia deep packet inspection per la scansione del traffico VPN alla ricerca di minacce, worm, trojan e spyware provenienti da dipendenti che lavorano da remoto.
Si raccomanda inoltre alle aziende di utilizzare soluzioni firewall integrate che supportano le VPN con modalità avanzata anti-malware e di cloud query. Questa combinazione verifica in pochi secondi l’hash del file e sfrutta un database multi-fonte per aumentare sia la protezione dai malware che la precisione di rilevamento delle minacce. Tali firewall sono progettati con una protezione multi-layer contro numerose tipologie di minacce che funziona mediante il ricorso a URL threat filters, nonché a misure di intrusion prevention e anti-malware. Le funzioni di protezione interne possono anche includere application patrol e web filtering, limitando l’accesso da parte degli utenti a contenuti inappropriati.
Le aziende possono ora beneficiare anche del più recente standard di rete, 802.11ax, meglio noto come WiFi 6, con access point controllati da cloud. Questa combinazione consente ai fornitori di servizi gestiti (MSP) e ai team IT di configurare gli access point da remoto nel cloud, prima dell’installazione in loco. In questo modo, è possibile minimizzare il tempo trascorso dai team IT in ufficio e applicare il distanziamento sociale, nonché rendere il sistema più user-friendly grazie a modelli plug-and-play. Inoltre, gli access point WiFi 6 possono fornire connessioni veloci e affidabili a chi lavora da casa e in ufficio.
In alternativa, i router Long-Term Evolution (LTE) sono un’ottima soluzione di failover per fornire ai dipendenti una rete più veloce, con particolari benefici per coloro che riscontrano problemi con la banda larga domestica. Grazie all’evoluzione degli ultimi anni, la tecnologia LTE migliora significativamente la velocità dati per ottenere tempi di latenza estremamente ridotti, una capacità di banda scalabile e la retrocompatibilità.
Gestione della nuova rete
Una volta predisposta una nuova struttura di rete per gestire le nuove necessità, ci sono tre considerazioni chiave che i manager IT devono fare al fine di gestire una rete aziendale con dipendenti dislocati che garantisca loro la larghezza di banda necessaria:
- Capacità – Nelle aziende si è manifestata improvvisamente la necessità di facilitare il lavoro da remoto a un maggior numero di persone; di conseguenza, la rete deve essere in grado di supportare tali connessioni esterne
- Performance – Una volta collegati alla rete aziendale, i lavoratori devono essere in grado di accedere agli stessi strumenti e alle stesse piattaforme a loro disposizione in ufficio, così da poter lavorare in modo efficiente e funzionale
- Affidabilità – I dipendenti devono essere in grado di connettersi alla rete non appena iniziano la giornata lavorativa, per poi rimanervi connessi senza il rischio di perdere la connessione.
I dipendenti mantengono le stesse responsabilità, a casa come in ufficio. Hanno quindi bisogno di disporre di un’adeguata larghezza di banda WiFi a casa che supporti le piattaforme di lavoro e garantisca al tempo stesso le performance e l’affidabilità della rete. La connessione ufficio-casa deve essere uniforme, altrimenti il processo non avrà i risultati sperati.
Reti domestiche dei dipendenti: un investimento aziendale necessario
Rispetto a prima del lockdown, le aziende si mostrano molto più propense a investire nelle reti domestiche dei dipendenti, così da garantire una connessione casa/ufficio uniforme. Spetta alla singola azienda decidere se prendersi carico dell’intero costo di ogni connessione a banda larga o solo di parte di esso. È inoltre fondamentale che le aziende forniscano ai dipendenti gli strumenti necessari a garantire una transizione agevole dal lavoro in ufficio al lavoro da casa, compresi computer portatili, telefoni, webcam, cuffie e monitor.
Ora che le aziende hanno sperimentato in prima persona i vantaggi e le potenzialità di un personale che lavora da remoto, le opinioni cominciano a cambiare. Senza dubbio, la pandemia ha comportato immenso dolore e sofferenza, ma è importante riconoscere le nuove opportunità che sono emerse dal caos: il lavoro da remoto è un aspetto che vale la pena non mettere da parte.