Panduit | Fibra monomodale o multimodale

Il cablaggio in fibra ottica a modalità singola dovrebbe essere la scelta di default per le installazioni nei data center o è preferibile utilizzare la fibra ottica multimodale? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle due varianti per questa applicazione e quali consigli è possibile offrire a coloro che devono prendere questa decisione?

Uno dei problemi principali per i proprietari e gli operatori di data center è costituito dall’identificazione dei clienti/utenti target e dei relativi requisiti in materia di dati. Nella maggior parte dei casi occorre trovare un compromesso fra costi e prestazioni, che si riflette sulla scelta del tipo di fibra ottica da installare, ovvero a modalità singola o multimodale. Nel caso della fibra ottica multimodale, occorre anche scegliere la categoria del sistema di cablaggio avanzato, tra OM3, OM4 e OM5(+). Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è costituito dalla Direttiva MiFID II della UE che, in molti data center finanziari in colocazione, imporrà l’aumento o l’armonizzazione dei cablaggi in fibra ottica al fine di assicurare la conformità al requisito di “equalizzazione della latenza” previsto dalla legge. Di conseguenza, la scelta non è affatto semplice, ma richiede una comprensione esaustiva delle modalità di utilizzo del data center e delle esigenze di aggiornamento presenti e future dei clienti, che definiscono l’infrastruttura.

La fibra ottica a modalità singola supporterà tutte le portate dei canali e le velocità dati future, ma tali prestazioni hanno un costo da 3 a 5 volte superiore a quello della fibra ottica multimodale. Per la tecnologia SWDM (Shortwave Wavelength Division Multiplexing), saranno necessari sistemi in fibra ottica a banda larga, come OM5 e OM5+, per garantire le prestazioni e un livello di confidenza elevato con determinate portate di canale. Per quanto riguarda le velocità dati, fino a 400 Gb/s l’utilizzo dei cablaggi strutturati attuali, inclusi quelli in fibra ottica di tipo OM3 e OM4, comporta un rischio minimo o nullo. Tuttavia, a causa delle perdite di canale dovute a lunghezza e topologia, le connessioni in fibra ottica ai limiti della conformità possono compromettere le prestazioni.

A mano a mano che le velocità dati aumentano e la tecnologia si evolve, le velocità dati inferiori diventeranno obsolete. Di conseguenza, il cablaggio strutturato deve essere in grado di supportare le infrastrutture di rete future con le velocità dati superiori specificate. Questo suggerisce l’implementazione di connessioni parallele in fibra ottica di grado OM3 o OM4 per i canali con portata fino a 75 metri e di grado OM5(+) per le portate superiori ai 150 m. Probabilmente, per i prossimi 5 anni la fibra ottica a modalità singola sarà ancora più costosa della fibra ottica multimodale, ma le cose stanno cambiando rapidamente e, a mano a mano che le velocità dati aumentano da 400 Gb/s a 800 Gb/s e oltre, in seguito al calo dei prezzi l’implementazione dei cablaggi in fibra ottica a modalità singola diventerà un’opzione molto più interessante.

Per la maggior parte degli operatori di data center, la discussione è incentrata sull’aumento della larghezza di banda, sulla riduzione o l’equalizzazione della latenza e sui problemi energetici, come il basso consumo e la riduzione del calore sviluppato dai sistemi. Rispetto ai sistemi di cablaggio alternativi, una soluzione con un’infrastruttura in fibra ottica singola o mista offre vantaggi tangibili e coerenti, che permettono di soddisfare i requisiti di alte prestazioni presenti e futuri dei data center.

Autore: Michael Akinla, Technical Team Manager, EMEA, Panduit

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